Passaggio di proprietà tra privati: come funziona?
Passaggio di proprietà tra privati: cosa bisogna sapere?
State pensando di acquistare un’auto usata? Avrete allora sicuramente bisogno di informarvi a dovere sulle procedure utili ad effettuare il passaggio di proprietà tra privati.
Il passaggi di proprietà, come vedremo nel corso di questa guida, può essere eseguito secondo diverse modalità. Sempre più persone, tuttavia, scelgono di gestire la cosa autonomamente e senza intermediari. Prima di capire come mai, dobbiamo però comprendere a fondo il significato di tale misura e delle diverse procedure ad essa necessarie.
Se avete bisogno di raccogliere informazioni circa il passaggio di proprietà e desiderate scoprire la via più semplice per portarlo a termine, ecco una guida che potrebbe fare al caso vostro.
Di seguito, tutto quello che c’è da sapere per richiedere l’avvio della procedura.
Partiamo dalle basi.
Che cos’è il passaggio di proprietà?
Il passaggio di proprietà è lo step che segue l’acquisto di un’auto usata. Quando si acquista una vettura che per molto tempo è stata di qualcun altro, occorre infatti comunicare in modo ufficiale il cambio di possessore e per farlo esistono delle procedure precise da seguire.
Il ruolo di questa misura – che ricordiamo essere obbligatoria – vi consente di divenire a tutti gli effetti i titolari dell’autovettura acquistata.
La titolarità del bene, dunque, verrà, a seguito della procedura, trascritta all’interno di registri pubblici.
Perché è importante effettuare il passaggio di proprietà?
Dal punto di vista della legge è obbligatorio effettuare la trascrizione dell’atto di proprietà per motivi comprensibili. Effettuare il passaggio di proprietà vuol dire comunicare in modo ufficiale la titolarità su un bene di cui da quel momento saremo i diretti e soli responsabili.
Come consumatori e acquirenti, invece, l’atto ci tutela da equivoci o da possibili ripensamenti del venditore.
Le diverse procedure del passaggio di proprietà
Come abbiamo detto all’inizio di quest’articolo, non esiste un’unica procedura per effettuare il passaggio di proprietà. È possibile infatti seguire diverse vie e ciascuna di esse ha i suoi vantaggi.
Possiamo dire che quando si tratta della compravendita di un’auto questa può essere gestita dalla concessionaria o dalle due parti coinvolte (il venditore e l’acquirente). Solitamente lo scambio commerciale tra privati viene gestito dalle agenzie autorizzate: queste ultime, a proposito, rappresentano la via più battuta, anche se i dati ci mettono al corrente di un recente e sempre più diffuso cambio di direzione.
Le statistiche, infatti, rivelano che sono in aumento gli automobilisti che preferiscono gestire la cosa da sé, senza l’aiuto di enti esterni.
I vantaggi del passaggio di proprietà tra privati
È lecito chiedersi, a questo punto, quale sia la ragione dietro questo collettivo e improvviso cambiamento di abitudini.
Le ragioni della diffusione del passaggio di proprietà tra privati è da attribuire ad una maggiore reperibilità delle informazioni, che ha in breve tempo reso noto quanto maggiore sia la spesa di chi sceglie di affidarsi alle agenzie di pratiche automobilistiche.
Rivolgersi ad un’agenzia è sicuramente un modo per sgravarsi dall’onere di dover compilare scartoffie ma rappresenta anche una soluzione onerosa. Ecco perché in molti decidono di smagrire i costi della pratica facendo tutto da soli.
Il vantaggio del passaggio di proprietà senza agenzia è quindi il risparmio.
Come effettuare il passaggio di proprietà tra privati senza agenzia
Chi intende snellire il costo del passaggio di proprietà, tagliando via la percentuale da destinare all’agenzia, può fare riferimento agli uffici della Motorizzazione civile.
È importante però che sappiate distinguere le diverse procedura da poter seguire. Con l’introduzione del CDPD (Certificato di Proprietà Digitale) sono infatti state disposte due vie da poter attraversare, la prima è quella destinata a chi possiede il CDP tradizionale e l’altra è invece per chi è passato al digitale.
Il passaggio di proprietà con CDP
Nel caso di un’auto con CDP il venditore dovrà recarsi in comune e autenticare la firma sul CDP. In questa fase dovrete munirvi di una marca da bollo da 16 euro.
Il funzionario registra i dati del venditore e timbra il documento della vendita. Il CDP viene poi consegnato al titolare dell’auto assieme alle chiavi. L’acquirente dovrà trascrivere l’atto di titolarità alla Motorizzazione o al Pra e pagare, entro un termine di 60 giorni, altri bolli per la somma di 48 euro.
Il passaggio di proprietà con CDPD
Nel caso di un’auto con CDPD il venditore deve invece recarsi al Pra. Il primo dovrà firmare una delega in favore del funzionario Pra per accedere alla Gestione Atti Digitali, ossia il portale digitale dell’Aci.
Visualizza il CDPD, il funzionario inserisce i dati dell’acquirente, stampa il Certificato di Proprietà ed effettua l’autentificazione della firma.
L’acquirente paga al venditore per il bene di cui adesso è titolare. Entro 60 giorni, però, il passaggio di proprietà dev’essere limato con il pagamento di altri bolli della somma di 48 euro (che spettano ovviamente all’acquirente).