Come si fa a prendere la patente?
L’obbiettivo di ogni 18enne è sempre uno: prendere la patente, poter finalmente guidare e rendersi indipendenti.
La procedura per prendere la patente in Italia è abbastanza chiara: bisogna effettuare una prova scritta uniforme su tutto il territorio nazionale (una prova a crocette che riguarda la teoria del codice della strada) e superata la stessa, bisogna effettuare una serie di guide obbligatorie con istruttore (cosiddetta pratica) al termine delle quali si sostiene una prova finale, che è composta da alcune domande teoriche e dalla guida pratica, superata la quale si ottiene la tanto agognata patente. Tutte le prove sono circoscritte in un lasso di tempo, entro il quale è necessario superare gli esami per poter conseguire la patente. Andiamo quindi alla scoperta di come si prende la patente di guida B, capendo meglio cosa è l’esame di teoria, quello di pratica e quello finale.
La prova teorica
La prima prova da superare per poter cominciare il percorso per prendere la patente è, come detto, quella di teoria.
Dal momento in cui si presenta la domanda per conseguire la patente si hanno sei mesi di tempo per sostenere la prova teorica, che può essere ripetuta solo due volte, in caso di esito negativo della prima, nello stesso arco di tempo.
Per prepararsi alla prova teorica è necessario studiare il manuale ed è possibile sostenerla sia seguendo le lezioni di una scuola guida, sia preparandolo in autonomia, studiando da soli a casa.
L’esame, invece, si svolge nelle aule di motorizzazione civile. Per ogni postazione di ogni candidato è presente un pc con un monitor dove si trova un questionario con 40 affermazioni, alle quali è necessario rispondere ‘vero’ o ‘falso’. Si hanno 30 minuti per poter completare la prova. Le domande sono tratte da un grande database, sul quale è possibile studiare prima dell’esame per familiarizzare con tutte le fattispecie, e sono estratte al momento dell’esame in modo del tutto casuale. Le domande possono anche essere ‘ascoltate’ tramite cuffia. Ogni risposta non data è considerata sbagliata.
Si considera superato l’esame scritto se le risposte sbagliate sono al massimo quattro.
Le prove di guida
Se si supera l’esame di teoria, si ha accesso al c.d. foglio rosa, un’autorizzazione per potersi esercitare alla guida. Il foglio rosa dura sei mesi, e permette di esercitarsi alla guida su tutto il territorio nazionale, di giorno e di notte, sempre però con una persona in macchina che abbia conseguito la patente da almeno 10 anni e che non abbia più di 65 anni. Non si può guidare con il foglio rosa in autostrada se si portano altre persone oltre all’istruttore.
Per poter accedere all’esame di pratica, che si deve tenere (e prenotare) entro sei mesi dal conseguimento del foglio rosa, bisogna effettuare come minimo sei ore di esercitazione in un’autoscuola con un istruttore abilitato.
Le guide obbligatorie prevedono scenari come circolazione in visione notturna, guida su strade urbane di scorrimento o strade extraurbane secondarie e guida su autostrada (sopra 50 km/h).
La prova pratica
Una volta superate le ore obbligatorie di guida con istruttore è necessario affrontare la prova pratica. Ricordiamo che non è possibile sostenere l’esame finale di guida prima che sia trascorso almeno un mese da quando si ha conseguito il foglio rosa. L’esame è ripetibile una sola volta. Se si fallisce la prova pratica è necessario ricominciare tutto il percorso delle guide.
L’esame si svolge nella città dove ha sede l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile. Superata la prova pratica si consegue il tesserino della patente ed è possibile guidare da soli o portando altre persone, sempre rispettando i limiti dei neopatentati.